Il rischio sismico, in una determinata area, può essere misurato dal danno che ci si può aspettare, in un intervallo di tempo stabilito, a seguito dei terremoti. Può essere espresso in termini di vittime, costo economico, danno alle costruzioni. Rischio e pericolo non sono la stessa cosa: il PERICOLO è rappresentato dal terremoto che può colpire una certa area, (la causa); il RISCHIO  è rappresentato dalle sue possibili conseguenze, cioè dal danno che ci si può attendere (l’effetto). Nella definizione del rischio, infatti, intervengono oltre la pericolosità le caratteristiche del territorio.

RISCHIO SISMICO = TERREMOTI X x EDIFICI VULNERABILI x BENI ESPOSTI

I terremoti non si possono evitare. L’unica arma per la riduzione del rischio sismico è la prevenzione, che comprende: fare una completa classificazione sismica dei Comuni; costruire seguendo precise norme tecniche antisismiche; adottare comportamenti corretti e realizzare piani di emergenza comunali necessari per organizzare un tempestivo soccorso alla popolazione colpita.

L’adozione della classificazione sismica del territorio spetta per legge alle Regioni. Ciascuna Regione, partendo dall’Ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri (n.3274/03), ha elaborato propri elenchi dei Comuni con l’attribuzione puntuale ad una delle quattro zone sismiche. Si può prendere visione della classificazione sismica del Comune dove si vive, consultando il sito www.protezionecivile.it . Nei Comuni classificati sismici, chiunque costruisca una nuova abitazione o intervenga su una già esistente è obbligato a rispettare la normativa antisismica, cioè criteri particolari di progettazione e realizzazione degli edifici.

CLASSIFICAZIONE EVENTI SISMICI

Il terremoto è un fenomeno naturale che si manifesta con una improvvisa, rapida vibrazione del suolo causata dal rilascio di una grande quantità di energia accumulata nel sottosuolo.

I TERREMOTI IN BASE ALLE ORIGINI POSSONO ESSERE CLASSIFICATI IN TRE CATEGORIE:

TETTONICI

I terremoti sono i più frequenti e quelli più estesi di intensità. Sono dovuti alla brusca liberazione dell’energia meccanica accumulata gradualmente all’interno della crosta terrestre;

DI CROLLO

I terremoti sono i meno frequenti e quelli più locali e superficiali, sono tipici di terreni carsici e dovuti, provocati, dal crollo delle volte di cavità sotterranee;

VULCANICI

I terremoti precedono e accompagnano le eruzioni vulcaniche, sono raramente in relazione con i precedenti, hanno carattere locale e in genere, di minore intensita'.

 

COME COMPORTARSI IN CASO DI EVENTO SISMICO

PRIMA

Informarsi su dove si trovano e su come si chiudono i rubinetti di  gas,  acqua e gli interruttori della luce;

Evitare di tenere gli oggetti pesanti su mensole e scaffali particolarmente alti.

Se possibile munirsi di:

Lampadina tascabile e radio con batteria extra;

Una cassetta di pronto soccorso;

Cibo e acqua di emergenza;

DURANTE

Se si è in casa o a scuola:

Cercare riparo nel vano di una porta o riparasi sotto un tavolo o un banco;

Non precipitarsi verso le scale e non usare l’ascensore;                        

Restare lontani dalle finestre;

Ricordarsi delle informazioni ricevute quando in classe si è affrontato  l’argomento di Protezione Civile ed evacuazione

Se si è in auto:

Non sostare in prossimità di ponti, terreni franosi o  di spiagge.

DOPO

Non cercare di muovere persone ferite gravemente;

Raggiungi lo spazio aperto lontano da edifici, strutture pericolanti impianti industriali e linee elettriche.

Evitare di andare in giro a curiosare, di usare il telefono e l’auto.

 

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